Le responsabilità del PD

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Le responsabilità del PD

il mio pensiero
Pubblicato da Mario Cappellotto in Politica · 6 Maggio 2013
Tags: PoliticaPDGoverno

Ho scritto queste righe dopo aver letto questo:


E' ancora lecito avere delle aspettative dal PD?

Cara Fiorenza, la tua stessa reazione a quanto è avvenuto è presente in tantissimi elettori del centro sinistra che come te, come me, avevano le stesse aspettative. Abbiamo votato alle primarie del segretario e poi a quelle dei parlamentari e quindi alle elezioni sapendo benissimo che cosa volevamo e cosa speravamo. Tutte le tue stesse domande, i tuoi dubbi, le tue aspettative, sono identiche alle nostre. Io non conosco di preciso chi tu sia, che ruolo tu abbia nel partito, e quanto da vicino tu abbia potuto vivere tutta la questione.
Io, da parte mia, come tantissimi elettori, ovviamente la stragrande maggioranza, abbiamo dovuto subire tutto quello che avveniva senza poterne parlare con nessuno... che contasse.... Senza poter incidere e con la rabbia di chi si sente defraudato di qualcosa e non sa con chi sfogarsi. La rabbia di chi si sente tradito e non riesce a pacificarsi perchè, oltretutto, vede che il nemico è in casa sua.
Per cui, come non essere d'accordo con quanto scrivi.
C'è però un distinguo. Un distinguo per un qualcosa che nelle tue parole non compare. Si capisce enormemente come tu ti senta molto vicina a Bersani e come tu lo senta come parte lesa in tutta la questione e non c'è una sola parola, nel tuo scrivere, che imputi anche a Bersani delle responsabilità. E' corretto che tu sappia, che dalla base, non c'è la stessa visione.
Forse perchè non abbiamo vissuto in diretta la questione? Forse perchè la stampa non ha riportato tutto quanto come andava fatto? Forse perchè Bersani e la sua segreteria comunicativa non ha saputo farci sapere come sono andate veramente le cose?
O forse perchè non ti riesce, anche se in minima parte, affrancarti da una personale visione delle cose e non riesci a riconoscere che anche Bersani ha commesso degli errori madornali che non dovevano essere commessi?

Tanto per dirne uno: In tutta la tua, comprensibile e accorata disanima dei fatti, non hai mai fatto menzione della votazione fatta per il PdR con candidato ... Marini...
La base, ha invece letto quell'azzardo come una notevole presa per i fondelli ( scusa il tono un po' malevole, passamelo).
Candidare Marini, come PRIMA proposta, è stata una mazzata contro tutto quanto era stato fin lì portato avanti. E non puoi dirmi che quella sia stata una scelta non voluta da Bersani.. Perchè se così fosse, vuol dire che avevamo come segretario un fantoccio il quale non è stato in grado di imporsi e di fare come prima scelta un nome che a lui andasse bene.
Siccome credo che Bersani sia una persona che, ha di certo i suoi difetti, oltre che i suoi grandi pregi, ma non quello di essere un fantoccio, vuol dire allora che Marini lo ha partorito lui, o che comunque era d'accordo con quanti lo volevano…

La scelta di Marini è stata la scelta che ha iniziato e delineato quello che è successo dopo.
Non è certo mia intenzione sminuire il tradimento di 101 pusillanimi, anzi, ritengo quel fatto di una gravità inaudita, ma era già annunciato dopo che si è inteso dimostrare come si volesse, tutto sommato, trovare un candidato come Marini, che prima ancora che alla base del PD, doveva andar bene agli elettori e votanti del centro-destra....( per non dire di Berlusconi...)
Non riconoscere che aver proposto Marini, fosse l’inizio di quanto poi è avvenuto, è forse un po’ imitare lo struzzo... anche se nella realtà lo struzzo non è vero si comporti così, ma oramai è diventata consuetudine usarlo come paragone. Lo struzzo mi perdonerà.
Siamo tutti d’accordo che Bersani ha tentato un dialogo con il M5S, e siamo anche d’accordo che la testardaggine del M5S a non capire che votare la fiducia non era fare un’alleanza, sia stata degna del bambino che fa i capricci senza sapere cosa vuole.
Ma, Bersani e quindi la direzione del PD, ha veramente fatto tutto quanto era possibile per tentare di non arrivare al punto di non ritorno dove siamo arrivati?
L’altra questione che tu non hai nemmeno toccato nella tua corretta, in parte, disanima è la questione Rodotà…
Perché no? Perché non fare nessun tentativo?
Quale male avrebbe prodotto? Sarebbe di certo stato meglio che non votare Marini… oppure no?
Le possibilità erano solo due, come avrebbe detto il buon Catalano…
O passava o non passava..
Se passava, il PD avrebbe avuto la palla in mano. Metteva il M5S allo scoperto sul suo stesso terreno.
A quel punto, era più difficile per loro non tentare di fare un governo assieme. Se fosse andato storto il tentativo, non avevano alibi e il PD ne sarebbe uscito vincente e Bersani ne sarebbe uscito rafforzato e con la base tutta dalla sua parte. Non solo, avrebbe riguadagnato tanti elettori anche del M5S che oramai stavano tentennando. E avremmo avuto un Presidente della Repubblica competente e certamente molto vicino alla nostra area.

Oppure non passava… Anche se  a mio parere era molto difficile che non passasse. Ci fossero stati anche  dissidenti, non ne avrebbe certamente avuti quanti ne ha avuti il nome di Marini e con i voti del M5S, il gioco era più facile, Ma anche fosse stato bruciato, intanto non è detto che non fosse possibile ritentare ancora sullo stesso nome una seconda e una terza votazione, ma in qualsiasi caso, di certo, Bersani, per la sua base, sarebbe stato ancora da salvare. Aveva tentato di perseguire quanto promesso. Nessuno avrebbe potuto recriminare qualcosa nei suoi confronti. A quel punto, si sarebbe potuta giocare la carta di Prodi.
Forse sarò un pivello, anzi di certo, ma credo che Prodi dopo Rodotà andato a vuoto, e non dopo Marini, avrebbe avuto molti meno franche tiratori o forse poteva non averne.
Ma anche ne avesse avuti, era evidente che la linea di Bersani non si era mai discosta da quanto aveva asserito. E la  base, pur non certamente andando fiera di quanto successo, non lo avrebbe certamente lasciato al suo destino. E così tanto malumore non ci sarebbe stato.
E invece così, si è fatta strada che tutto quanto fosse in qualche modo stato predeterminato prima e che il risultato ottenuto, fosse quello atteso…
Per cui, a mio parere, ma credimi che siamo in tanti a pensarla così, non puoi esonerare Bersani dalle sue responsabilità.
Per il resto, c’è da sperare che ora, ci sia la volontà di fare un congresso aperto, senza porre vincoli ai candidati e alle tessere. Si sente già il malumore serpeggiare perché girano voci che si voglia fare un congresso dando la possibilità solo ai tesserati fino al 2012.
Io, come tanti altri, che invece hanno voluto tesserarsi quest’anno, proprio per tentare una rifondazione del partito, ne saremmo esclusi e sarebbe un altro errore comunicativo che si aggiunge a quelli fatti fin’ora.
Con la speranza che vada diversamente, ti ringrazio per l’ospitalità di poter comunicare, anche se non completamente d’accordo con la tua esperienza, o meglio, non d'accordo nell'esser stata troppo "tiepida" nei confronti di Bersani.

Mario Cappellotto




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